Cyperacee

La famiglia delle Cyperacee,  è una vasta famiglia di piante erbacee monocotiledoni. Conta circa 5.000 specie distribuite in 90-100 generi, ampiamente diffuse a livello globale, con una particolare presenza in ambienti umidi come paludi, rive di fiumi, e terreni saturi d’acqua.  

Le Cyperaceae sono per lo più piante erbacee perenni, anche se sono presenti alcune specie annuali.

Alcune specie possono raggiungere dimensioni notevoli, mentre altre sono più basse e sottili, simili a erbe.

Il fusto è tipicamente trigono (con sezione triangolare), una caratteristica distintiva della famiglia. Tuttavia, alcune specie presentano fusti cilindrici. I fusti sono spesso solidi, diversamente dalle graminacee, che hanno generalmente fusti cavi. Nelle specie perenni, i fusti possono essere sotterranei e stoloniferi, come nel caso di molte specie di Carex.

Le foglie delle Cyperaceae sono disposte in modo alterno e generalmente partono dalla base del fusto, creando spesso una disposizione a spirale. Le foglie sono lineari, con una guaina chiusa intorno al fusto, e hanno margini paralleli. La guaina delle foglie è spesso chiusa, mentre la lamina è piatta o con forme di adattamento all'ambiente acquatico. 

I fiori  sono molto piccoli e poco vistosi, adattati all'impollinazione anemofila (tramite vento), e sono spesso riuniti in spighette. Non presentano petali vistosi ma hanno squame e bratte per la protezione e la dispersione. Le spighette, che possono essere singole o raggruppate in infiorescenze più grandi, sono una delle caratteristiche distintive e variano notevolmente tra i vari generi.

Il frutto è un achenio, piccolo e indeiscente, contenente un singolo seme.

CAREX  Il genere Carex è uno dei più vasti e diversificati tra le piante erbacee, comprendendo circa 2.000 specie diffuse in tutto il mondo. Le specie di Carex, sono particolarmente comuni negli habitat umidi, nelle praterie e nei boschi temperati e tropicali, ma si trovano anche in aree montane e subartiche. Le piante di Carex sono perenni, con portamento cespitoso o rizomatoso, e spesso formano grandi ciuffi erbosi. Il fusto è tipicamente trigono (sezione triangolare) e solido, una caratteristica distintiva delle Cyperaceae. La forma triangolare del fusto e la struttura robusta lo differenziano dai fusti cilindrici e cavi delle graminacee. Le foglie sono nastriformi, lineari, e partono generalmente dalla base del fusto, con una disposizione alterna. Possono avere margini taglienti o ruvidi, una caratteristica che aiuta a proteggere le piante dagli erbivori. La lamina fogliare è spesso rigida, e le foglie sono disposte in file verticali che conferiscono alla pianta un aspetto ordinato e cespuglioso. I fiori di Carex sono piccoli, poco appariscenti e unisessuali (maschili o femminili). Le infiorescenze si presentano in spighette raggruppate in spighe terminali o in cime che possono contenere sia fiori maschili che femminili. I fiori maschili producono polline, mentre quelli femminili si sviluppano in acheni protetti da una struttura chiamata “utricolo”, una sorta di brattea che racchiude il frutto. Il frutto è un achenio (seme indeiscente) protetto dall’utricolo, una struttura esclusiva di Carex. Abbiamo descritto le seguenti specie : C. berggrenii, C. brunnea, C. elata, C. grayi, C. pendula. 

CYPERUS  comprende oltre 700 specie di piante erbacee perenni e annuali diffuse in tutto il mondo, con una particolare concentrazione nelle regioni tropicali e subtropicali. Le piante di Cyperus hanno un portamento cespitoso o rizomatoso, e molte specie formano ciuffi densi o colonie estese. Sono generalmente di taglia variabile: alcune specie possono essere basse e sottili, mentre altre raggiungono notevoli altezze, fino a 5 metri. I fusti sono trigoni (triangolari in sezione) e solidi, una caratteristica comune tra le Cyperaceae. In alcune specie, i fusti sono alti, robusti e culminano in infiorescenze a forma di ombrello. Le foglie sono strette, nastriformi e si sviluppano in genere dalla base del fusto, con una disposizione alterna. Molte specie di Cyperus hanno foglie basali lunghe, con un aspetto erbaceo, e spesso hanno una guaina che avvolge il fusto. Le infiorescenze sono composte da numerose spighette disposte in verticilli o ombrelle alla sommità dei fusti. I fiori sono piccoli, poco vistosi e privi di petali colorati, adattati all'impollinazione anemofila (tramite vento). Le spighette contengono i fiori che, una volta maturi, producono piccoli frutti chiamati acheni. Il frutto è un piccolo achenio, spesso di forma ovale o ellittica, contenente un solo seme. Abbiamo descritto le seguenti specie : C. esculentus, C. fuscus, C. glaber, C. glomeratus, C. kallii, C. laevigatus, C. longus, C.papyrus, C. rotundus, C. serotinus.

SCIRPUS  comprende circa 120 specie di piante erbacee perenni diffuse principalmente nelle regioni temperate e tropicali, specialmente in ambienti umidi come paludi, rive di laghi e fiumi. Le piante di Scirpus sono erbacee e perenni, generalmente di dimensioni piccole o medie, e crescono in colonie dense grazie ai rizomi sotterranei. Molte specie formano ciuffi densi e compatti che possono raggiungere un'altezza da pochi centimetri fino a oltre un metro, a seconda della specie. Il fusto è trigono (triangolare in sezione) oppure cilindrico, cavo o pieno e generalmente eretto.I fusti di Scirpus sono solitamente rigidi, lisci e senza nodi visibili, caratteristica comune nelle Cyperaceae. Le foglie sono lineari, nastriformi, e generalmente partono dalla base del fusto. Possono essere presenti lungo il fusto o essere ridotte alla base, a seconda della specie. Le foglie di Scirpus sono spesso dure e con margini taglienti. Le infiorescenze di Scirpus sono composte da spighette disposte in grappoli o ciuffi terminali all’estremità dei fusti. I fiori sono molto piccoli e privi di petali vistosi, Le spighette, a seconda della specie, possono avere una struttura compatta o essere più ramificate e disposte in ciuffi. Il frutto è un piccolo achenio, spesso ellittico o lenticolare, che contiene un unico seme.  Abbiamo descritto le specie S. cernuus e S. sylvaticus.

 

 




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